Scambio di ruoli ed esilaranti imbarazzi in questa divertente commedia dove a farla da padrone è la signora Ginevra che cade in una strana e misteriosa pazzia. Il povero marito, sconvolto, si affida alla scienza medica, ma invano. C’è un certo piacere nell’essere pazzi che solo i pazzi conoscono.

Il dottor Frontagnocca si trova nei pasticci per colpa di un suo collega, inventore di una pillola dagli effetti portentosi, una pillola di colore blu ricavata dal succo di erbe particolari, coltivate dal signor Felice Lafarai un pastore sardo che riusciva a moltiplicare il suo gregge di pecore a tempo di record.

Un breve viaggio fatto di ricordi, canzoni e scene di vita vissuta attraverso la vecchia Milano, quella semplice della periferia di un po’ di anni addietro.

Una famiglia milanese viene sconvolta da un omicidio a sfondo passionale. Padre Brown cerca di risolvere il caso, ma la polizia è sempre un passo avanti e le prove sono schiaccianti. Una storia avvincente, un giallo dal ritmo incalzante da seguire con attenzione perché l’assassino è in agguato.

Il titolo dice tutto e riassumere la trama di uno spettacolo di Feydeau è forse inutile: il primo atto serve a presentare i personaggi e a gettare le basi perché l’intrigo abbia luogo. Nel secondo scoppia il pasticcio e nel terzo spopolano gli equivoci. Meccanismo comico tanto inesorabile quanto unico.

La Lisetta e il Carletto hanno avuto per tanti anni un matrimonio soddisfacente, ma da un po’di tempo la Lisetta è sempre più insoddisfatta e scontenta. Il Carletto allora si è ingegnato a tirare fuori la soluzione per accontentare la moglie in un modo che nessuno può davvero immaginare.