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Note di regia

La dama delle camelie

Pubblicato nel 1848, il romanzo di Alexandre Dumas figlio (1824-1895) affronta un tema considerato scandaloso per l'epoca, che lo fece diventare oggetto di critiche e interpretazioni diverse suscitando lo sdegno dei benpensanti, così come le lacrime di migliaia di lettori in tutto il mondo.
E' la storia dell'infelice e segreta storia d'amore tra Marguerite Gautier e Armand Duval, perché contrastata in nome delle buone regole piccolo-borghesi. Lei, la mantenuta che vive nel lusso e che indossa abiti sontuosi e gioielli preziosissimi, si innamora del giovane di buona famiglia Armando, il quale ricambia il suo amore. Dumas si ispirò a Marie Duplessis, la donna che conobbe nel 1844. Fu subito un grande successo che portò lo stesso autore a scriverne una versione teatrale, affidando la parte della protagonista a Sara Berhnardt, e portata in scena per la prima volta a Parigi il 2 febbraio 1852.
Ma la fama di quest'opera é legata soprattutto alla trasposizione in musica di Giuseppe Verdi La Traviata, rappresentata per la prima volta il 6 marzo 1853 al teatro La Fenice di Venezia. Qui Marguerite Gautier diventò Violetta Valery, mentre Armand Duval diventò Alfredo Germont.

Pur volendo mantenere l'ambientazione e il testo originale, ho cercato, con il supporto di una compagnia di giovani attori, provenienti da esperienze diverse (dal musical al teatro di ricerca), di rendere il dramma contemporaneo e attuale evitando di cadere eccessivamente nel melò. Nonostante questo lavoro sia molto legato al mondo Ottocentesco sia per i contenuti sia per la sua immortale trasposizione operistica, contiene temi assolutamente contemporanei: perbenismo, sesso, ipocrisia, amore e morte. Quella di Marguerite è una storia senza tempo. E' nevrotica, viziata, capricciosa, sente che il tempo le sfugge tra le dita e vuole vivere freneticamente ogni istante della sua vita. E' un conto alla rovescia inesorabile durante il quale la donna che "ha fatto del suo corpo una mercanzia" diventa una martire, quasi una santa condannata alla catarsi finale purificatrice.
Le scene sono essenziali, il testo è stato asciugato e tagliato per rendere l'azione dinamica e mai pesante. Il dramma si sviluppa attraverso quattro atti nei quali Marguerite vive freneticamente i suoi ultimi mesi di vita e dove quella che oggi sarebbe una escort di successo sacrifica il suo amore e la sua vita per una giovane donna che non conosce e che è tutto quello che lei non è mai stata.