Associazione Teatro Europa presenta
L’ispettore Hoffmann
e l’enigma dei fratelli Brown
di Edgar Wallace
Regia di Olga Matsyna
con:
Gianluca Frigerio è Gregory Brown
Katia Bonifaci è Jane Brown
Laura Martelli è la cameriera Lydia
Gianfranco Lapi è il notaio Thompson
Boris Macaresco è l’ispettore Hoffmann
NOTE DI REGIA
Il testo è un adattamento da un romanzo di Wallace, un giallo
con elementi noir, abbastanza insolito nel modo di raccontare
gli eventi.
Il fermo proposito della moglie del signor Brown di divorziare
viene finalmente messo in atto con l’arrivo del fratello del
marito. Ma questo non è che l’inizio della vicenda o forse non
è che l’apparente pretesto per una vicenda che, in un perfetto
alternarsi di colpi di scena, ne rivela invece un’altra, inaspettata,
enigmatica, da seguire molto attentamente con occhio e orecchio
da investigatore, per non perdersi nessun particolare e riuscire
a superare l’astuto Wallace che, mai come qui, riesce a ribaltare
ogni previsione dei fatti e a giustificare l’imprevedibile finale.
Abbiamo a che fare con la presentazione dei fatti e dei personaggi
“a quadri”. Ogni quadro è legato all’altro per quanto riguarda
il procedere della vicenda, ma è assolutamente indipendente
nello stile. La regia ha voluto tener conto di quest’elemento
della scrittura e l’ha rispettato, mantenendo la divisione in
cinque atti e il cambio di registro nel passare da un quadro
all’altro.
Chi incastrerà e chi sarà incastrato? Quando si è professionisti
del crimine e si pensa a ogni particolare, è probabile un delitto
perfetto, dallo stesso Wallace definito “senza traccia”? Wallace
fa dire a uno dei fratelli Brown: “Il genere poliziesco non
mi piace. Si sa che alla fine prendono l’assassino. Banale”.
Non è il caso del romanzo e dello spettacolo in questione. Gli
assassini si vedono all’opera, ma gli omicidi rivelano… qualcos’altro!
La questione è: qual è il retroscena di tutto ciò che vediamo
accadere? Chi ne è l’organizzatore e perché si serve dell’astuta
messinscena?
Wallace ironizza sui rapporti di amore-odio basati sul potere.
Chi è che conduce il gioco, alla fine, il carnefice o la vittima?
Lo spettacolo dura un’ora e trenta minuti e prevede un unico
intervallo di circa dieci minuti.
Olga Matsyna |