Cosa accade ad un gruppo di amici dopo vent'anni che non si vedono? Aspettative e delusioni, desideri e false speranze, occasioni perdute e scelte sbagliate. Fra situazioni grottesche e momenti paradossali Mind The Gap - Attenti al vuoto - racconta in maniera esilarante le vite di nove personaggi che s'intrecciano. Il titolo rispecchia "l'idea" di teatro e di scenografia adottata nella maggior parte degli spettacoli del regista: uno spazio teatrale sfruttato nelle sue molteplici possibilità, dove ogni elemento serve a "sfamare" il vuoto e la solitudine dei protagonisti.

Un bel giallo corposo, uno spaccato di vita all'insegna della tensione e dei colpi di scena.
La vicenda si snocciola tra geniali piccole sorprese, fino ad arrivare al concepimento del famigerato progetto omicida. Dopodiché, passato il guado, non si torna indietro ed iniziano a scoccare ore difficili per gli assassini. Misteri e sospetti si intrecciano in un vortice frenetico di accadimenti decisamente inaspettati. Cinque personaggi, cinque destini, alcuni vincitori, altri vinti. Due ore di spettacolo che voleranno verso il terribile glaciale finale. Nulla è mai come sembra.

Liberamente ispirata alle vicende del presidente americano Franklin Delano Roosevelt e alle lettere tra la first lady Eleanor Roosevelt e la giornalista Lorena Hickok, inizialmente amanti e poi amiche per trent'anni, Amorica è una commedia grottesca e dissacrante, che indaga i retroscena di una famiglia di potere: basta grattare leggermente la superficie per scoprire un fondo torbido di contraddizioni laceranti, in cui nulla è come sembra.

Il capofamiglia, Leopoldo Carugati è ridotto allo stato di sudditanza dalla moglie Giuditta e dalla di lei cugina che convive con loro. Nonostante ciò, a seguito di singolari coincidenze, il Leopoldo con l'apporto della nipote, la Richetta Panigada, riuscirà a subordinare le due donne.

Cosa succede quando uno scapolone impenitente organizza al minuto d'orologio gli appuntamenti con le sue amanti? Che al primo imprevisto deve ricorrere all'aiuto del suo vecchio amico per salvarsi dalle ire femminili. Il tutto condito da una governante a dir poco cavernicola. Una commedia brillante, ambientata negli anni 80 quando, per la fortuna del nostro eroe e di tutti i mandrilli, ancora non esistevano i cellulari. Da vedere e da rivedere.

È possibile una politica senza compromessi? E la "questione morale" è un fatto privato o pubblico? Un marito per essere "ideale" agli occhi di sua moglie, deve essere incapace di qualsiasi debolezza e indifferente a qualsiasi tentazione? Tra fraintendimenti, gag esilaranti, intrecci e scandali sfiorati, Un marito ideale è la commedia in cui Oscar Wilde, grazie al suo linguaggio complesso e raffinato, riesce a trattare temi seri con un tocco di raffinata leggerezza. Ne deriva uno spettacolo che, essenziale nel testo e nella scenografia, accende interrogativi di sconcertante attualità.

Quindici donne ammaliate dall'implacabile simbolo del consumismo: la raccolta dei punti-premio! Cosa succederebbe se una donna avesse un milione di punti da attaccare e chiamasse in aiuto le sue vicine di casa, piegate dal perbenismo e dal malumore, tutte casa chiesa e centro commerciale?

Un titolo altamente simbolico che rende bene l'idea di qualcosa d'appuntito che picca e brucia... come una vendetta cucinata fredda. Il marito tradito è un classico, ma alquanto singolare è la controffensiva che il cornificato Monsieur Zitomir decide di intraprendere, dando così inizio alla spassosa vicenda di questa pimpante e originale commedia francese. Quale sarà allora la sorte del malcapitato amante della moglie? Poveretto, lui che sognava di essere il tipico eroe da cornetti alla crema, si ritrova vittima di uno spiedino che dovrà fingere di gustarsi fino all'ultimo peperoncino.

Se un segreto rimane dentro di noi, occorre difenderlo e se poi si tratta di un segreto terribile, la difesa può arrivare ad essere estrema... fino al delitto. Questo spettacolo unisce due episodi molto diversi tra loro. Nera come un pozzo senza fondo, la torbida vicenda del primo racconta di un agguato mortale, una trappola tesa ad adescare la povera vittima, scelta per espiare colpe non sue. Nel secondo assistiamo ad un abile sotterfugio, alla sottile pianificazione di un movente, alla subdola istigazione all'assassinio e il tutto per far agire un carnefice che ignora di esserlo.

Il Romualdi si è abituato a passare le sue vacanze in Svizzera. Questa volta, però, c'è qualche cosa che non va e quando lui se ne ritorna a casa con la famiglia, troverà una bella sorpresa. Se ne vedono di tutti i colori.

Due atti unici con due storie differenti, tre attori e un pubblico, questi gli elementi in gioco. La regola: gli attori non possono inventare battute e devono recitare solo quelle scritte nel copione dall'autore della commedia e il pubblico può intervenire interagendo in diretta con lo spettacolo in due modi: nel primo atto decidendo quando i due attori si scambiano i personaggi, nel secondo atto attribuendo gli stati d'animo che gli attori devono recitare per interpretare i personaggi. Il pubblico è libero di non interagire o di farlo in qualsiasi momento e quante volte vuole. Chi vuole provarci?

Kvetch, che in ebraico significa "piagnistei", è una commedia dedicata a chi ha paura: paura della morte, della vita, della malattia, della disoccupazione, delle tasse da pagare, del fallimento. I personaggi si muovono su un doppio piano e a dialoghi ordinari e convenzionali si contrappongono brevi monologhi i kvetch, appunto in cui i personaggi rivelano al pubblico i loro reali pensieri e sentimenti. In questo modo Berkoff mostra spietatamente la distanza che esiste tra ciò che diciamo e ciò che realmente pensiamo e proviamo, ironizzando sulle nostre fragilità.

A volte, nella vita, capitano quelle giornate che dici rimarranno un ricordo indelebile nella memoria proprio perche ne succedono di ogni e tu ti chiedi ma come è stato possibile e, quando lo racconti, ancora ti chiedi quale diavolo ha deciso di prendersela con te e anche quale angelo è intervenuto poi a salvarti. È incredibile quella serie di coincidenze ed intrecci che ti fanno capire quanto possa essere comica e pazzesca la vita, molto più originale e fantastica della stessa immaginazione e di quanto il teatro non faccia altro che riprodurre fedelmente la realtà non inventandosi proprio nulla.

Uno spettacolo di piacevole intrattenimento con cui si apre la rassegna. gli Stramilano e Anna Delli Ponti direttamente da Antenna3Lombardia dedicano le loro canzoni più belle a tutto il nostro pubblico un po' nostalgico e innamorato della lingua milanese e Marino Zerbin ci allieta con l'interpretazione di brani da Barrella, Medici, Tessa, Porta. Buon divertimento!

Organizà, quasi per scherz, cont ona medium ona seduta spiritica con la miee e dei amis, di volt el po' rivoltass contra. Po' succed che la riva la prima miee morta che l'è convinta de vess stada ciamada lì del marì e la pianta su on gibileri de minga cred e, senza fall apposta, la fa morì anca la miee noeuva che la resta lì anca le. La medium la proeva a casciai via tutt e duu ma...

Cosa se pò inventass per sodisfà l'ultima volontà del defunto zio d'America e mett i man sora l'eredità! L'e' propri vera che i dane' fan dana': per rispeta' la strana volontà del zio mort ch'el lassa ona montagna de danee a chi farà ona certa roba, quatter cusin se cambien i so idei ognun per faghela ai alter. Riussirann a ragiung l'obbietiv?

L'è 'na alégra e spassósa sàtira del teàter milanés, che la se coloca in la Milàn del 1925. La tràma la se disgarbia a l'interno de 'na fameja che la vìv al pianterèn de 'na cà popolàr, situàda long el Naviri Grand a Porta Ticinès. Leopoldo Carugati l'è stà ridòtt in stato de sottomissiòn da la soa miée Giuditta.

Ona agenzia de collocament scassada in d'on paes scassaa cont on sindich scassaa, comandada da ona direttrice scassada anca le, cont dei clienti pussè scassaa anmò. Vorarien tutt fa on quaicoss ma la canetta de veder l'è pussè resistenta del ferr.

All'osteria "cena con musica", ona sera come tanti alter, gent che va, gent che vegn, amis che se saluden prima de comincià a bev perché l'è minga dit che dopo se conosserann anmò. On'osteria come tant de ona volta.

Daniela Galvani e Giovanni Peduzzi presentano l'atto unico "Destinatario sconosciuto" liberamente tratto dal libro omonimo scritto nel 1938 da Katherine Kressmann Taylor che anticipò con incredibile chiaroveggenza gli orrori della guerra mondiale appena scoppiata e che da quasi ottant'anni sorprende e sconvolge i lettori di tutto il mondo".

El Romuald l'è abituaa a passà i sò vacanz a l'ester, in Svizzera. Questa volta però, gh'èe on quai cossa. Che va nò e, quand el torna a cà soa con la famiglia, el troeuva ona bella sorpresa! Se ne veden de tutti i color...

El tredes l'è on bel numer domà per la schedina de la SISAL ma se l'è per ona paciada l'è on problema. Immagineves ona famiglia che l'è a dre a preparà el cenon de Natal e per on motiv o per on alter, cunta che te ricunta gli invitati el numer che torna l'è semper quel che mena rogna.

La città di Hamlin, è invasa dai topi! Ce n'erano di tutti i tipi: topi, topini, ratti, rattoni e per tutti c'era da mangiare: nei granai, nelle cucine, dove c'erano molte forme di formaggio. I poveri cittadini, non sapendo più che fare, si rivolsero al loro sindaco, ma anche quello più che dire: - Cercherò... Farò... Non so... - insomma…non faceva. Ma ecco, che una mattina comparve in città un ometto tutto brio e allegria che disse al sindaco: - Io vi libererò dai topi, ma voglio in cambio mille monete d'oro.

L'intreccio è quello originario della fiaba che vede come protagonista un ragazzo e il suo gatto un po' speciale che lo aiuta a trovar fortuna con astuzia e coraggio. Ecco, però, che la nostra protagonista è una gatta, un essere femminile dotato di quel coraggio, quell'intelligenza e quella capacità di risolvere i problemi che sono caratteristiche tipiche anche delle donne di oggi. Una favola per i bambini, pensata per infondere loro coraggio e fiducia, ma anche una favola per gli adulti... insomma una favola per tutti.

Morbidella è una fata avventurosa sempre in viaggio con il suo inseparabile gatto Tolomeo e Mitrius, un cactus parlante. Ma una volta tornata a casa, comincia ha combinare dei divertentissimi guai, trasformando la zia in tazzina e il postino in coccodrillo. Dovrà rendersi conto che la sua magia è difettosa e chiedere aiuto ai suoi amici per rimettere tutto a posto.