La serata si divide in due spettacoli, tra loro molto diversi.

Il primo è un “noir” teso, crudo, d’atmosfera e dal ritmo serrato. Una vicenda condensata all’interno di una sala interrogatori della stazione di polizia di Londra, un sospettato, un’accusa molto pesante. Una partita a scacchi tra indizi, alibi e scomode testimonianze, alla ricerca della verità.

Il secondo è una commedia brillante, dalle tinte sentimentali: l’arrivo di un funzionario americano in casa del signor Capitelli, vedovo e in procinto di risposarsi, crea il più inaspettato e inverosimile scompiglio. Sarà una bugia detta per amore a salvare tutti dal disastro, tutti tranne la cameriera. Quasi due ore a teatro per godersi due spettacoli di piacevole intrattenimento.

E’ come se qualcuno si prendesse un giorno la tua vita che si trasforma rapidamente in un incubo dal quale non puoi più svegliarti.

Perché il sospetto è più forte di ogni verità.

Spettacolo che ha già debuttato al teatro Caboto nella stagione 07-08

Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia. Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia. Gli uomini no. E questa è la loro tragedia.

Nessun uomo ha veramente successo in questa società, a meno che non abbia una donna alle sue spalle, poiché sono le donne a governare il mondo. Le donne non hanno niente da dire, ma lo dicono così bene!

Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese.

Ore 21.30 inizio spettacolo - brindisi con spumante e panettone - cabaret e tombola

Regia Gianluca Frigerio

Con gli attori del laboratorio “Il teatro drammatico e la sua ripetizione”

Due classici del genere “dramma moderno”, entrambi scritti nel 1888, che in maniera straordinariamente suggestiva, sottopongono allo spettatore spunti di riflessione attorno al vitale problema della libertà come “condizione necessaria allo sviluppo della personalità umana”

“La mela di Eva” narra il tema della scelta, intima, profonda, a volte non facile, che una donna compie nel momento in cui diventa la moglie di un uomo, un diabolico confronto tra l’amore che si conquista giorno per giorno e l’amore carnale che ci conquista con la sua passione, vicenda tratta da “La donna del mare” di Henrik Ibsen.

“I miei ultimi 400 euro” racconta la crisi di un uomo oberato di lavoro, schiacciato dagli obblighi familiari, strozzato dai debiti, crisi d’identità, esistenziale e fisica, virus del mondo metropolitano occidentale moderno, parabola dipinta da Anton Cechov in “Ivanov”,

La durata dell’intero spettacolo è di due ore con intervallo

La clinica analisi di Pirandello (1867-1936), l’onirico orrore di Poe (1809-1849).

In ogni caso la parola viva, che muove gli animi.

Dalle pagine di letteratura alle tavole del palcoscenico, sempre in armonia con la verità dell’autore e la magia della storia, il racconto diventa teatro e lo fa attraverso il difficile processo di sintesi che dall’immaginario della pagina letta va alla concretezza della finzione scenica. Terzo atto da ridere grazie all’inesorabile meccanismo comico consacrato da Feydeau (1862-1921).

Tre autori, tre generi, tre atti, un unico spettacolo di due ore con intervallo.

Durata spettacolo: 90’

Il maestro del giallo ci sorprende ancora una volta con questo dramma ricco di capovolgimenti e colpi di scena. Da quando il marito denuncia la scomparsa della moglie, la vicenda si sviluppa in un perfetto intreccio dai risvolti esplosivi, in perfetta armonia con il sempre entusiasmante paradigma: “niente è mai come sembra e tutto quello che sembra non esiste”. Un'enigma che diventa mistero, una vicenda da seguire attentamente, una continua sfida per arrivare alla soluzione finale.

Spettacolo che ha già debuttato al teatro Caboto nella stagione 09-10